L'aumento del traffico di visitatori sui siti di social networking e nelle "chat room" favorirà attacchi mirati a gruppi di utenti selezionati in base a età, potere d'acquisto e abitudini di spesa. Tramite avanzate tecniche di Web spamming, i malcapitati verranno re-indirizzati a loro insaputa verso siti infetti mentre navigano all'interno di forum, blog e portali cul del Web 2.0 come MySpace o Facebook. Questi ultimi, in particolare, sono caratterizzati (come del resto i grandi motori di ricerca) dall'abbondante presenza di link che rimandano a pagine pubblicitarie e mini siti vulnerabili alla compromissione e per gli hacker aumenta la possibilità di sfruttare i cosiddetti "link deboli".
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